equitazione sentimentale




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PREFAZIONE

Sono trascorsi ormai due secoli dalla pubblicazione dell'opera omnia di Federigo Mazzuchelli. Proprio nel 1805, infatti, dal torchio dello stampatore Gio Pietro Giegler in Milano veniva alla luce la nuova edizione dell'opera di Federigo Mazzuchelli intitolata "Scuola Equestre", nella quale agli Elementi di Cavallerizza ed alle Lezioni Equestri, entrambi già pubblicati nel 1802, si aggiungevano i seguenti scritti: Il Cavallo Malato, Catechismo e gli Avvertimenti sulle Razze de' Cavalli, sul Nutrimento ed Istruzione de' Poledri, sul Cavallo Militare, sul Cavalcare e sulle corse all'Inglese oltre alla Equitazione convenevole alle Donne. Si completava così lo studio del maestro bresciano, consegnando al patrimonio culturale nazionale un trattato sui cavalli e sull'equitazione che riassumeva al meglio le conoscenze disponibili in quell'epoca.

Intorno alla fine del XVI° secolo, dopo il primato della Scuola Napoletana, quella di Mazzuchelli è certamente l'opera più rilevante. In una Italia frazionata e politicamente dominata da potenze straniere, la cultura equestre aveva comunque saputo mantenere un substrato vivo e vitale ed aveva trovato attraverso lo spirito illuminista del Mazzuchelli la possibilità di esprimersi intelligentemente con competenza di contenuti e felicità di forma letteraria.

In queste righe di prefazione sarebbe facile, ma assai monotono, dilungarmi magnificando l'uomo e la sua opera; preferisco piuttosto lasciare al lettore il piacere di avventurarsi alla scoperta del valore di questo libro. Ciò che invece credo sia importante evidenziare ora, è la profondità che l'autore assegna al rapporto tra i due protagonisti dell'equitazione: l'uomo e il cavallo.

La tecnica equestre è solo il tramite del dialogo tra l'autore e il suo cavallo Stornello; lo studio anatomico, la cura nell'allevare e nel mantenere sono le indispensabili basi per assicurarne la salute; la cavallerizza e le lezioni di scuola sono il mezzo per ottenere quel risultato di un binomio di gran lunga superiore alla somma del valore del singolo uomo e del singolo cavallo.

Leggendo questo libro viene confermata in diversi passaggi la teoria secondo la quale una sapiente equitazione perfeziona l'uomo, esercitandolo in una pratica che richiede reciproca comprensione, sensibilità e cooperazione, qualità che certamente ci migliorano tanto in sella quanto nella nostra vita di tutti i giorni.

Dopo aver riscoperto questo maestro italiano con la riedizione del testo “Elementi di Cavallerizza" ed aver riconsegnato così ad un gruppo crescente di appassionati un lascito culturale di enorme importanza, altrimenti lasciato alle polveri dell'antiquariato, la S.I.A.E.C. in occasione del bicentenario dalla prima pubblicazione ripropone la trascrizione di “Scuola Equestre", nell'intento di rendere nota e divulgare la conoscenza del pensiero di Federigo Mazzuchelli. L'associazione si augura di vedere in futuro migliori cavalieri e migliori rapporti tra esseri umani secondo quei principi di rispetto e tolleranza che il maestro così ebbe a descrivere: " Tu grande puoi forse abusare impunemente dell'altrui debolezza nelle dorate tue anticamere: ma sappi, che in questa semplice arena i cavalli non riconoscono altro impero, che quello della ragione."

Mauro Scazzosi

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