Questo libro è stato il primo di
molti che negli anni abbiamo tradotto e pubblicato sotto l'egida della Società
Italiana di Arte Equestre Classica. Abbiamo incominciato quasi per gioco,
spinti dalla passione per i cavalli e dalla necessità di diffondere nel nostro
paese parte di quel sapere di cui altrove si fa tesoro. Eravamo convinti, come
lo siamo ancora, che non ci sia futuro per l'Equitazione con la E maiuscola,
quella rispettosa dell'integrità fisica e psichica del cavallo, senza una
riappropriazione di quella cultura classica che è stata gettata, per così dire,
alle ortiche da un'ignoranza osannata e sviluppatasi in periodi in cui i libri
erano più usati per accendere falò che per essere letti..
Quando decisi di pubblicare la
prima edizione di questa raccolta lo feci, devo ammetterlo, con ingenuità. Fu
una decisione presa due mesi prima della Fiera di Verona, grazie all'amicizia
di alcune persone che si offrirono per le traduzioni, pensando che per
"fare” un buon libro fosse sufficiente la conoscenza della lingua in cui
erano editi i testi, il francese. Ci siamo sbagliati, mi sono sbagliato. Errore
in cui altre case editrici, certamente con maggiore esperienza della nostra,
incorrono nella pubblicazione di testi anche di grande rilevanza. Abbiamo
capito chiaramente che non è sufficiente una discreta conoscenza della lingua per
tradurre un testo di equitazione. Ancor oggi, in ogni caso, ringrazio chi
allora, con buona volontà e gratuitamente, si prestò in quell'affannosa e
travagliata pubblicazione.
Da quell'errore, che fu oggetto di
scherno ed ancora adesso viene usato strumentalmente per screditare tutto il
nostro lavoro successivo, abbiamo imparato molto. La serietà
nell'approfondimento della conoscenza della lingua, ed in particolare della
terminologia equestre, anche di quella ormai desueta, con cui si propone la
traduttrice ufficiale dell'Associazione, insieme ad uno studio a tutto campo
dell'autore specifico, ci hanno consentito di pubblicare in successione le
opere che abbiamo considerato fondamentali per una cultura equestre di base: De
La Guérinière, Baucher, Steinbrecht, Plinzner, Oliveira.
Per questa attività, che ha
prodotto undici testi in sette anni, abbiamo ricevuto non solo il plauso di
illustri cavalieri italiani, dotti conoscitori della cultura classica, ma anche
quello della più alta autorità equestre d'oltralpe: l'Ecole Nationale
d'Equitation di Saumur che ha ufficialmente invitato la nostra Associazione a
partecipare con una relazione al Colloquio Internazionale 2002 sull'Equitazione
Classica, quale conferma di una stima conquistata sul campo.
A questo punto del nostro percorso
abbiamo ritenuto necessario editare nuovamente questo libro, riveduto e
corretto, nonché ampliato con scritti di ulteriori cavalieri, per pagare un
debito contratto con la loro memoria.
Giancarlo Mazzoleni |